L’educazione Cosmica (dal termine alla pratica)

Il tema dell’educazione Cosmica è un argomento che mi affascina molto e a cui dedico molto tempo (sia a livello di studio che nella creazione di materiali). Oggi, vorrei fare un po’ di chiarezza in merito all’argomento perché, sempre più spesso, mi vengono poste domande che mi fanno capire quanto sia limitata la mente dell’uomo in merito a questo tema. Innanzitutto, per educazione cosmica si fa riferimento al ruolo ed allo sviluppo dell’uomo sulla terra.

Il termine “cosmo” deriva dal greco e significa “ordine”; mentre, nel linguaggio scientifico, è considerato sinonimo di “universo”.

L’approccio Montessori, in tal senso, può intendersi completo, “cosmico” appunto.

Il ruolo della maestra è molto complesso ed in questo caso deve essere capace, non solo di stimolare la curiosità del bambino, ma soprattutto l’amore per il mondo e l’universo in genere.

Secondo Montessori, l’educazione cosmica inizia dalla nascita e trova il suo massimo compimento nella seconda infanzia, a partire dai 6/7 anni.

Nei primi anni di vita si lavora sulla presa di coscienza dell’ambiente, seguendo e sostenendo il bambino nelle proprie osservazioni, proponendo lavori stimolanti e soddisfacenti. In questa fase, il desiderio maggiore è osservare l’essere vivente nel suo ambiente, come ad esempio: studiare una foglia nei suoi margini o nella sua forma, una pianta con i frutti e i suoi fiori, esplorare la natura, osservare gli animali, seguire la vita dei pesci nell’acquario, piantare un seme e vederne il suo sviluppo. Tutto questo pone le basi ad una sensibilità futura verso i fenomeni dell’universo e sensibilizza, progressivamente, il bambino alla vita ed ai bisogni degli altri. Senza forzature e semplici trasmissioni di nozioni il bambino avrà modo di apprendere un concetto profondo: tutto e tutti sono connessi e collegati tra loro (uomini, uomini e natura).

L’adulto, quindi, deve suscitare nel bambino un amore ed un interesse vivo per il mondo, per la natura e per la vita in genere, far capire che ogni essere vivente ESISTE nel nostro meraviglioso cosmo per un motivo e che ognuno di noi deve averne rispetto. Non solo, bisogna far capire che ogni essere vivente, anche l’uomo, vive in una stretta interdipendenza, tra equilibri e connessioni e che ognuno sembra obbedire ad un compito prestabilito.

Molti si chiederanno:

Come rendere consapevole il bambino di tutto questo, in pratica?

Iniziamo ad invitare il bambino a “prendersi cura“….

  • inizialmente di sé:

-“Anna, cortesemente, vai al tavolo della bellezza e controlla il tuo nasino se è pulito”;

  • poi del singolo lavoro:

– “Giacomo, per favore, ricordati di lasciare il vassoio in ordine così come lo hai trovato”;

  • Poi dell’altro:

-” Agnese, vai da Antonio e chiedi se ha bisogno di aiuto!”;

  • Poi di un altro essere vivente:

“La piantina ha bisogno d’acqua solo se la terra è asciutta! Mi raccomando, dobbiamo dare da bere alle nostre piantine altrimenti rischiano di morire!”;

“Ecco una lumaca! Attenzione a non toccarla, è molto sensibile e toccandola rischiamo di schiacciarla!”.

Il prendersi cura” passa così dalla persona all’ambiente, dall’ambiente all’altro, fino a sviluppare, indirettamente, la cura del mondo stesso!

Ho fatto una serie di esempi pratici per farvi capire quanto le parole, i gesti e la gentilezza, siano importanti per far capire al bambino l’importanza ed il rispetto per il mondo.

Secondo M. Montessori tutti i concetti dell’educazione cosmica si apprendono, in maniera spontanea e naturale, in natura (si pensi ad un ciclo vitale, come quello del bruco che si trasforma in farfalla). Il bambino non solo impara in maniera diretta e naturale, ma assorbe, in maniera indiretta, lo scorrere del tempo che provoca cambiamenti in natura.

Da qui, ben si comprende, la “grandezza” dell’Educazione Cosmica, che include diverse aree come la geografia, la scienza, la botanica, la zoologia, la storia, ecc…

Così, “naturalmente”, al bambino verrà rivelato il piano cosmico: essenziale per il futuro e per l’evoluzione della società.

Vorrei concludere con una riflessione:

i concetti di libertà, rispetto, indipendenza, cura, amore, ecc… si sviluppano nella prima infanzia, però, vorrei precisare che, “il bambino di oggi, sarà l’uomo di domani”! Di conseguenza, questi e altri concetti, dall’uomo (un tempo bambino) si espanderanno all’intera umanità!

Montessori, infatti, ci parla di un “uomo nuovo” il quale diffonderà i principi di tolleranza, solidarietà, pace, cooperazione sociale, rispetto… ponendo le basi per l’educazione alla pace…

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