Come “gestire” la stanza dove il tuo bambino gioca?
L’ambiente, secondo Maria Montessori, è importantissimo nella crescita e nello sviluppo del bambino. Il bambino, al di sotto dei tre anni, è “sensibile” all’ordine.
Molto probabilmente il genitore che sta leggendo queste righe starà pensando, forse ridendo e/o in preda all’esasperazione dicendo:
“è sensibile a mettere a posto!” 😊…
A parte l’ironia, ogni cosa che il bambino fa o dovrebbe fare deve partire sempre dall’adulto. L’adulto, ricordiamolo, secondo Montessori è una “guida” non un “plasmatore”; quindi, il genitore deve accompagnarlo nella sua crescita ed insegnare ogni cosa in maniera graduale e con tanta, tanta pazienza e calma, rispettando “in primis” il bambino con i suoi ritmi e tempi…
Ritornando al concetto di ordine, oggi vorrei darvi dei consigli pratici…
Immagino che ogni cameretta, cucina, soggiorno e, chi è così fortunato, stanza dei giochi sia inondata da giochi nuovi e non…
Bene, o male, dovrete dedicarvi con vostro figlio al riordino.
Vediamo insieme quali dovrebbero essere le caratteristiche della stanza in cui gioca il vostro bambino.
La stanza dovrà essere spaziosa, luminosa e areata. Se questo non è possibile per mancanza di spazio, cerchiamo di creare un angolo che il bambino possa utilizzare in autonomia.
ATTENZIONE però a non ammassare giochi!
Creato l’angolo, oppure scelta la stanza, passiamo all’ordine dei giochi.
- Ogni gioco dovrà rispettare una “logica” sia nella disposizione che nell’organizzazione. Ad esempio, se c’è un gioco che andrà svolto sul pavimento, lo metteremo vicino ad un tappeto in modo da srotolarlo prima di iniziare a giocare…
- Ogni gioco dovrà essere “unico” nella stanza (questo vale sia con uno, che con due bambini). È inutile avere due fattorie, due lavagne, due case delle bambole, inoltre, nel caso di fratelli e sorelle avere un unico gioco stimolerà la pazienza, perché uno dei due dovrà aspettare che l’altro finisca per giocare (se non litigano prima 😊).
- ORDINE!!!! Spesso, molto spesso, mi capita di entrare in camere dove c’è un vero e proprio caos! Pentoline con animali, matite colorate con costruzioni, pezzi di puzzle con camion!
Ora mettiamoci nei panni di un bambino: come potrebbe stimolare il gioco, un pezzo di puzzle in un camion? C’è bellezza, “attrazione” in una pentolina infilatala in una stalla?
Credo di aver reso l’idea, quindi a lavoro! Mettiamo in ordine! Creiamo delle scatole e delle ceste di contenimento per elementi comuni come: animali, personaggi, lego, costruzioni, puzzle… dividiamo e classifichiamo ogni cosa. I giochi che non sono più adatti all’età del bambino, che non soddisfano più i suoi bisogni oppure che non lo stimolano più vanno eliminati. Se il bambino ha perso interesse oppure non è ancora pronto, mettiamo quel gioco da parte e introduciamolo in un altro momento (che ci sembrerà più adatto).
Soprattutto dopo il Natale e con l’arrivo dell’Epifania, i bambini hanno ricevuto e riceveranno ancora giochi! Se ci rendiamo conto di aver ricevuto troppi giochi, non mettiamo tutto a disposizione del bambino. È bene trovare un equilibrio: il troppo rischia di creare confusione e il troppo poco conduce ad una ripetizione artificiale provocata dalla mancanza di scelta e di stimoli che portano alla noia.
Se si ha a disposizione tanto spazio, si possono creare degli angoli o delle aree, proprio come nella Casa dei Bambini, dove si predisporranno i giochi ed i relativi elementi.
Ad esempio: l’angolo della cucina, l’angolo della fattoria, l’angolo dei lego, la scrivania dove si colora e/o disegna, la libreria, l’atelier…
La regola fondamentale è:
Ogni cosa al suo posto, un posto per ogni cosa!
Quindi, tutte le volte che si gioca con qualcosa si dovrà mettere in ordine ed al proprio posto, prima di poter iniziare un nuovo gioco. Inizialmente, il bambino, dovrà essere “guidato” dal genitore, ma piano piano egli amerà a tal punto l’ordine da non riuscire a giocare nel disordine ed il fatidico “mettere a posto” verrà spontaneo e naturale.
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