Il cambio del pannolino…. in piedi!
Il cambio del pannolino è un passaggio fondamentale per ogni bambino, di ogni età!
È un momento intimo e delicato, proprio per questo motivo all’asilo si propone come uno degli ultimi momenti da affrontare con la maestra/educatrice (è consigliabile, per questo, far fare il primo cambio alla mamma davanti la maestra. In questo modo, il bambino si sentirà più sicuro quando non sarà presente la mamma, a farlo).
Proprio per la sua delicatezza va svolto con una certa calma e con movimenti lenti e pacati. La comunicazione verbale, poi, aiuta molto il bambino a sentirsi più sicuro e meno a disagio. Queste azioni e comportamenti, servono soprattutto per rassicurare il bambino, portandolo ad avere sempre più fiducia nei confronti dell’adulto/educatore. Anche per questo il contatto visivo non deve mancare!
Il neonato
Secondo M. Montessori l’educazione dei sensi è fondamentale per una crescita serena ed equilibrata del bambino. Nel caso del neonato, il cambio del pannolino coinvolge tutti i sensi!
Probabilmente il tatto è quello maggiormente coinvolto. Il neonato è ancora spaventato, quasi infastidito, da questo “tocco”, dai suoni forti e dalle luci. Per questo bisogna creare un’atmosfera calma, con una temperatura calda, bisognerebbe utilizzare toni di voce bassi. Il “tocco” dell’adulto dovrebbe essere il più delicato possibile ma, allo stesso tempo, deciso in modo da rassicurare il bambino (ad esempio: tenendo la manina, accarezzandolo, ponendo una mano sul pancino…).
Il bambino
Nel caso del bambino (da un anno in su) è opportuno, soprattutto se si conosce da poco tempo, comunicare con lui verbalmente, andando a spiegare quello che andremo a fare.
Ad esempio:
“Margherita, ora andiamo in bagno a cambiare il pannolino. Io mi metto seduta qui!
Ora iniziamo ad abbassare i pantaloni, apriamo il body. Mi aiuti ad aprire il pannolino?….”
Come fare il cambio? Proviamo a cambiare il pannolino in piedi!
Da quando il bambino inizia a stare in piedi (anche se non cammina, ma si mantiene stabile e diritto con la schiena) è consigliabile procedere al cambio del pannolino, non sdraiandolo sul fasciatoio, ma ponendolo a terra , in piedi (l’adulto si siederà di fronte a lui, in modo da porsi alla sua stessa altezza).
Questo garantirà al bambino:
- La partecipazione al cambio. Si può chiedere lui di collaborare, ad esempio: aprendo il pannolino.
- Lo sviluppo dell’autonomia. Il bambino, gradualmente, raggiungerà un grado di autonomia tale da cambiarsi da solo.
- Lo sviluppo del linguaggio. Egli, reso partecipe del cambio, verrà stimolato a sviluppare ed arricchire il suo vocabolario, con l’introduzione di parole nuove.
- Sviluppo dell’autostima. Questa “cura di sé” in maniera partecipativa, stimola lo sviluppo e innalza l’autostima del bambino. Egli, infatti, si sentirà sempre più sicuro di compiere determinate azioni.
- Preparazione indiretta al wc. Il bambino, vedendosi partecipe del cambio e sentendosi soddisfatto, nonché gratificato dalle azioni compiute, inizierà a mostrare una certa curiosità per il wc. L’adulto può chiedergli di sedersi, per provare a fare pipì.
Con queste azioni, gesti e incoraggiamenti aiuteremo il bambino, in un secondo momento, a togliere il pannolino. Infatti, dai due anni in poi, i bambini raggiungono il controllo degli sfinteri.
Siamo giunti alla fine dell’articolo 😊
Ci tengo a ricordare che bisogna proporre gradualmente ogni cosa al bambino, con calma e senza forzature. Quindi, se inizialmente il bambino non vuole collaborare e/o si sente insicuro nel momento del cambio, non forziamolo!
Anzi, diamogli tempo!
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Fonte immagine: madres hoy
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