Camminare è una “conquista spontanea”: cosa proporre e cosa evitare?
Un po’ di tempo fa ho parlato del movimento, più nello specifico, dello sviluppo psico-motorio. Nell’articolo ho spiegato, brevemente, come dalla nascita in poi il bambino sia capace di completare lo sviluppo biologico, in piena autonomia e naturalezza, fino al raggiungimento dell’equilibrio. Una volta raggiunta questa fase di crescita, egli è pronto ad “esplorare” l’ambiente circostante in maniera diretta e senza l’aiuto degli altri.
Genitori e maestri sono felici di questa fase ed allo stesso tempo malinconici. 😊
Il bambino ormai si sposta e sente il desiderio di toccare ogni cosa che lo interessa. Inizia la fase delle “piccole-grandi scoperte”.
- Come possiamo aiutare il bambino in questa meravigliosa conquista, affinché sia il più spontanea possibile?
Innanzitutto, rispettiamo le fasi di crescita e le emozioni (paura, timore, insicurezza…) del bambino. Se il bambino non è pronto a gattonare e/o camminare, non si sente sicuro o è spaventato, evitiamo ogni tipo di forzatura.
Un aiuto pratico invece, come ci insegna la stessa Maria Montessori, potrebbe essere quello di preparare uno spazio dedicato a lui!
- Come orientarci? Quali segnali cogliere?
Quando il bambino inizia a stare seduto dritto, proponiamo un bel tappeto in una zona della casa che dedicheremo esclusivamente a lui, con cuscini di diverse dimensioni e pochi elementi (approfondisci: L’ambiente e la sua importanza nello sviluppo dell’individuo).
Se siete maestri/educatori potrete proporre anche il corrimano, molto utile sia per irrobustire le ossa del bambino, sia per stimolare il riconoscimento di sé e la formazione dello schema corporeo.
In questo modo lo indurremo indirettamente a muoversi, favorendo anche la curiosità.
Così, sentendosi sicuro e vedendosi libero da ostacoli, egli inizierà a muoversi strisciando, gattonando o camminando.
- E se il bambino inizia ad alzarsi in piedi, ma non stenta a camminare?
Il bambino ha raggiunto il pieno equilibrio ma non è pronto a muovere i primi passi, non si sente sicuro a lasciarsi andare ed ha bisogno di un supporto (tavolino, sedia, mano) per spostarsi oppure alzarsi da terra. In ogni caso evitiamo di dare aiuti non necessari! Dobbiamo solo attendere, affinché il bambino si senta sicuro di sé.
- Se il bambino, invece, inizia a voler camminare….
Uno “strumento” molto utile da proporre al tuo bambino é il carrello della sabbia.
Sconsiglio l’utilizzo dei “carrelli primi passi” ricchi di stimoli: luci, colori, numeri, lettere, canzoni e tanto altro….
Questo tipo di carrello devia il bambino, deconcentrandolo, a causa della presenza di troppi stimoli.
- Quali sono le “cattive abitudini” da evitare?
L’adulto, involontariamente, compie dei gesti che non aiutano affatto il bambino. Vediamone alcuni insieme:
– tenere il bambino dal cappuccio, quando non mantiene bene l’equilibrio;
– aiutarlo ad alzarsi da terra, proponendo la manina, il dito e/o prendendolo da sotto le braccia;
-legarlo…
Queste sono solo alcune delle abitudini da evitare.
Ricorda: l’intervento da parte dell’adulto dovrebbe sempre essere necessario. Se invece il bambino inizia a muovere i primi passi, ad aggrapparsi, ad alzarsi da solo, non dovremmo intervenire né fisicamente né verbalmente.
Se non vi sentite sicuri a lasciarlo libero di muoversi, perché avete paura che si faccia male, che sbatti e che cada, lasciatelo a terra. Non inducetelo a camminare se avete questi timori!
- Un altro “strumento” da evitare è l’imbracatura!
Evitiamo quelle che vengono definite “redinelle”, “imbracatura di sicurezza”.
Sono veramente contraria all’utilizzo di questo strumento! è terribile che un bambino venga praticamente messo “al guinzaglio”.
Inoltre l’utilizzo non aiuta affatto il movimento, anzi, confonde il bambino:
- Non permette il raggiungimento dell’equilibrio;
- Non stimola la fiducia in sé;
- Crea un concetto errato di “sicurezza” nella mente del bambino.
Link utili:
E tu, come hai vissuto “la conquista del movimento” nel tuo bambino? Quali comportamenti hai utilizzato e quali hai evitato, rendendoti conto quanto fossero sbagliati?
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Fonte immagine: villadonatello
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