Perché salutare il bambino è così importante?

Pensiamo alle nostre relazioni quotidiane: genitori, fratelli e sorelle, cugini, amici… Su cosa si fonda un rapporto autentico? Sulla fiducia, sull’ascolto reciproco e sull’affetto.

Ora immaginate questa scena: siete accompagnati in un posto nuovo, che non conoscete. Ci sono persone estranee, forse un ambiente più rumoroso di quello a cui siete abituati. All’improvviso, chi vi ha portato lì sparisce. Chiedete:

“Dov’è andato?”

e vi sentite rispondere:

“È andato via!”.

Ecco, così si sente un bambino quando non viene salutato.

Salutare è un gesto semplice, ma racchiude un significato profondo:

riconoscere l’altro, rassicurarlo, trasmettere la certezza che la separazione è temporanea e che ci sarà un ritorno.

Settembre: un mese di nuovi inizi

Il mese di settembre è speciale: segna il ritorno al lavoro, a scuola e, per i più piccoli, l’inizio del nido o della scuola dell’infanzia. È un periodo di grandi cambiamenti, che può portare emozioni contrastanti sia per i bambini che per gli adulti.

Spesso mamma e papà iniziano a parlare improvvisamente di asilo, maestre, compagni… Ma il bambino è davvero consapevole di tutto questo? Non sempre. E allora, come accompagnarlo al meglio?

Ecco alcuni suggerimenti pratici per i genitori

  1. Informare con gradualità: forniamo al bambino piccole informazioni, senza sovraccaricarlo.
  2. Renderlo partecipe: prepariamo insieme il materiale scolastico, trasformando lo zaino e i quaderni in strumenti di scoperta e di conoscenza.
  3. Agire con calma: pazienza, gradualità e serenità devono guidare ogni passo.
  4. Spiegare con chiarezza: raccontiamo al bambino cosa accadrà a scuola e cosa faranno mamma e papà durante la sua assenza. Ascoltiamo le sue domande e rassicuriamolo.
  5. Dare ritmo alle giornate: raccontiamo i vari momenti della giornata scolastica (colazione, gioco, pranzo, riposo…), così da creare un filo di prevedibilità.
  6. Comunicare i cambiamenti: se a prenderlo a scuola ci sarà qualcuno di diverso, avvisiamo sempre sia il bambino che le insegnanti.
  7. Leggere insieme: i libri sono compagni preziosi per affrontare paure e ansie. Una lettura condivisa offre conforto e nuove prospettive.
  8. Osservare il gioco simbolico: spesso, attraverso la casa delle bambole o la fattoria, i bambini esprimono le loro emozioni. Guardare e ascoltare è un modo per comprenderli meglio.
  9. Tempo di qualità: dedichiamo momenti autentici di dialogo e presenza, anche se brevi.
  10. Mostrare affetto: ricordiamo al bambino che la mancanza è reciproca e che l’amore dei genitori non svanisce mai durante la separazione.

Un gesto che vale più di mille parole

Salutare un bambino significa riconoscerlo come persona, rispettare i suoi sentimenti e offrirgli sicurezza. È un piccolo gesto quotidiano, ma fondamentale per costruire fiducia e serenità.


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